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Questo mese parliamo di… cistite

Cos’è la Cistite?

È un’infezione infiammatoria a carico della vescica che colpisce soprattutto le donne, ma anche gli uomini possono esserne colpiti. I sintomi comuni comprendono: stimolo frequente alla minzione con dolore intenso e bruciore alla fine di essa, sensazione di mancato svuotamento della vescica, indolenzimento pelvico e nei casi più gravi, perdita di sangue. 

La causa principale che scatena la cistite è da individuare in un battere molto conosciuto, ovvero l’Escherichia Coli. Questo microrganismo fa parte della nostra fisiologica flora batterica intestinale, è localizzato principalmente nel colon dove convive con le altre specie microbiche quali Lattobacilli e Bifidobatteri; esistono numerosi ceppi di E. Coli, più o meno in grado di provocare infezioni sia del tratto gastro-enterico sia genito-urinario a seconda della virulenza e della capacità di produrre delle proteine, le adesine, che consentono l’attecchimento e l’invasione di tessuti sani, tra cui la mucosa intestinale e la parete della vescica.

Quando e come può accadere questa “invasione”? Nel momento in cui si verifica un’alterazione nella composizione sia qualitativa che quantitativa del microbiota intestinale, le specie batteriche che costituiscono il nostro scudo immunitario non riescono più a tenere sotto controllo la crescita di batteri patogeni, tra cui l’E. Coli, il quale può proliferare ma soprattutto migrare in altri distretti corporei , tra cui la vescica, creando infezione e infiammazione. 

La cistite può presentarsi sporadicamente, quindi in via del tutto occasionale, oppure può essere cronica e recidivante, quindi a cadenza quasi regolare nei soggetti predisposti e maggiormente sensibili.

Perché le donne sono maggiormente colpite?

Si sa, le donne sono maggiormente colpite da questa tipologia di infezione delle vie urinarie, capiamone il motivo. Sicuramente l’anatomia corporea non gioca a favore del genere femminile, in quanto il tratto dell’uretra, ovvero il tubicino che conduce l’urina all’esterno dell’organismo dalla vescica, è più corto nella donna rispetto a quello maschile. Questo fa si che la vicinanza dell’uretra al tratto anale sia maggiore, con il rischio di aumentare la possibilità di migrazione del battere coliforme. 

Inoltre le variazioni di pH e della composizione della flora batterica vaginale caratteristiche della donna nelle diverse fasi del ciclo mestruale, durante la gravidanza e nel periodo delicato della menopausa, possono compromettere ulteriormente lo scudo protettivo verso batteri patogeni.

Come prevenire la cistite? Partiamo dall’intestino…

Dai paragrafi precedenti emerge quanto sia importante garantire un corretto equilibrio della flora batterica sia intestinale che vaginale, per rafforzare sempre di più il sistema immunitario (per il 90% è a livello intestinale!) e scongiurare quindi infezioni fastidiose come la cistite. Parte sempre tutto dall’intestino, non a caso è definito come secondo cervello! L’equilibrio del microbiota si ottiene grazie ad una sana alimentazione, ricca di fibre, frutta e verdura, cereali integrali, abbondante idratazione, carni bianche, pesce, oli vegetali, latticini poco processati. Forniremo così ai batteri buoni del tratto intestinale un ottimo nutrimento per il loro benessere ed eviteremo infiammazione a carico della vescica.

Se tutto parte dall’intestino, è bene integrare l’alimentazione, almeno tre-quattro volte l’anno o addirittura con cadenza mensile, con dei Probiotici, ovvero fermenti lattici vivi che colonizzano tutti i segmenti del tratto gastro-enterico. Da prediligere soprattutto ceppi di Lattobacilli, tra cui fondamentali per la colonizzazione di colon e vie uro-genitali sono: L. Rhamnosus, L. Plantarum, L. Fermentum, L. acidophilus, L. Jensenii. Molto importante è la produzione da parte dei lattobacilli di acido lattico, il quale mantiene acido il ph locale, e le batteriocine protettive nei confronti dei batteri patogeni, tra cui appunto il tanto temuto Escherichia Coli.

Estremamente utile è, in fase acuta, l’assunzione di integratori a base di Saccharomyces boulardii, un micete che non colonizza il colon (è solo transiente) ma risulta di grande importanza per contrastare la virulenza dell’E. Coli, soprattutto se si sta effettuando una terapia antibiotica. E’ consigliabile, a seguire, un’integrazione di Lactobacilli. 

È fondamentale assicurare sempre all’organismo una buona idratazione: bere almeno 2 litri di acqua al giorno favorisce la diuresi e impedisce il ristagno di liquidi carichi di batteri a livello della vescica, scongiurando così l’attecchimento di patogeni a carico della sua parete.

Ai primi sintomi: un aiuto prezioso dalla fitoterapia…

Il regno vegetale ci viene spesso in aiuto per la cura di varie affezioni, anche per la cistite! Vediamo insieme quali attivi naturali possono giocare un ruolo chiave nel trattamento e prevenzione della cistite.

Mirtillo rosso americano: conosciuto anche come Cranberry, è un frutto dalle proprietà preziose in quanto i suoi attivi, le proantocianidine, sono in grado di modificare la composizione chimica dell’urina, creando così un ambiente sfavorevole all’attecchimento dei batteri patogeni alle pareti della vescica. Essendo questa un’azione non battericida, non si instaura una resistenza al mirtillo rosso, e ciò lo rende un approccio terapeutico molto vantaggioso. 

D-Mannosio: è uno zucchero semplice a 6 atomi di carbonio; una volta assunto per via orale viene scarsamente assorbito dall’organismo e viene eliminato prevalentemente per via renale. Questo passaggio del suo metabolismo è importante per comprendere il suo meccanismo d’azione nei confronti dell’E. Coli: il D-mannosio, infatti, è in grado di legare le glicoproteine di membrana del battere patogeno e facilitarne così l’eliminazione, impedendone l’attecchimento alle pareti della vescica. L’associazione con il Cranberry risulta ottimale e sinergica.

Uva Ursina: dal latino “uva dell’orso”,è un piccolo arbusto che cresce nel sottobosco e nei terreni rocciosi delle regioni montagnose dell’emisfero Nord. Contiene una sostanza chiamata Arbutina che, una volta metabolizzata dall’organismo, viene eliminata tramite le urine. Si è visto come questo attivo sia in grado di esercitare un’azione antibatterica contro l’E. Coli, oltre ad avere proprietà antinfiammatorie e diuretiche.

L’integrazione fitoterapica è utile sia nella cura che nella prevenzione della cistite, sia in fase acuta che a cadenza regolare (es i primi 10 giorni di ogni mese) nel caso di recidive frequenti, valutando l’integrazione più opportuna caso per caso. 

Concludendo…

Per contrastare e prevenire fenomeni di cistite è bene assumere, dietro consiglio del medico e/o del farmacista, un’associazione di fitoterapici quali Cranberry, D-mannosio e Uva Ursina, sempre accompagnata in parallelo da una terapia di probiotici adeguata. 

Incrementare la quantità di acqua giornaliera, anche tramite infusi e tisane, evitare cibi troppo raffinati e conditi per scongiurare i fenomeni infiammatori a carico di intestino e vie urinarie.

In caso di presenza di sangue o di insuccesso del solo approccio naturale, contattare il medico curante per capire al meglio, tramite un’urino-cultura con antibiogramma, la terapia antibiotica corretta da eseguire. 

Affidati al consiglio di un esperto della salute per impostare al meglio una cura adatta alle tue esigenze.