0331 592125
via Cesare Correnti, 84 Legnano (MI)
Menu

Questo mese parliamo di… Colon irritabile e probiotici

La sindrome del colon irritabile (dall’acronimo inglese IBS, Intestinal Bowel Syndrome) è un’affezione infiammatoria dell’apparato gastro-intestinale, più precisamente del tratto di intestino crasso, il colon per l’appunto. 

Tra i principali sintomi del colon irritabile rientrano:

  • Dolore
  • Gonfiore
  • Alterazione del transito e dell’alvo

E si possono distinguere due tipologie principali di IBS in base alla motilità intestinale:

  • IBS-D, ovvero sindrome del colon irritabile caratterizzata da dissenteria
  • IBS-S, dove S sta per stipsi
  • IBS mista, caratterizzata quindi da entrambe le componenti.

Non solo sintomi fisici, ma anche “emozionali”: chi soffre di colon irritabile è più predisposto all’ansia, insonnia, alterazioni del tono dell’umore.
Abbiamo imparato a conoscere nel corso del tempo il ruolo centrale dell’intestino come secondo cervello: pare evidente come una sindrome infiammatoria come l’IBS possa alterare la fitta rete di connessioni tra la mucosa intestinale e il sistema nervoso centrale. 

Apparentemente non sembrano esserci cause organiche e patologiche precise che portano alla comparsa dell’IBS, ma ciò che è certo è la presenza di un’alterazione dell’integrità della barriera intestinale e un’alterazione nella composizione quali-quantitativa della flora batterica amica (disbiosi).

Alcuni importanti fattori ambientali possono portare all’insorgenza di questa affezione, soprattutto nel sesso femminile:

  • La tipologia del parto
  • Il tipo di allattamento ricevuto (e in generale i primi 1000 giorni dal concepimento)
  • L’utilizzo di antibiotici
  • Dieta ricca di grassi e zuccheri e povera di fibre
  • Stress

possono essere parametri di estrema rilevanza per la possibile insorgenza della sindrome del colon irritabile.

Ma perché è così importante l’integrità della barriera intestinale? Qual è il significato dell’asse intestino-cervello?

La barriera intestinale è costituita da cellule, gli enterociti, tutte vicine tra loro grazie a delle particolari giunzioni “strette” che ne garantiscono la perfetta coesione. Su tutta la superficie di questa barriera si estende un importantissimo strato di muco che ospita miliardi di batteri buoni che ci difendono dalle aggressioni esterne, producono vitamine e metaboliti essenziali alla nostra salute, sintetizzano per il 90% la serotonina (il neurotrasmettitore del buon umore), contribuiscono a mantenere ben salda la barriera intestinale.

Nel tempo, se non contrastata, questa infiammazione lenta e costante porta alla rottura delle giunzioni e alla creazione di “falle” tra le varie cellule enteriche che costituiscono la barriera, facendo così passare tutte le scorie, i batteri e virus patogeni e le tossine che prima venivano fermate. Si ha così la formazione del cosiddetto “intestino gocciolante”, non più in grado di garantire un equilibrio e un benessere globale.

Come intervenire in caso di IBS? Sicuramente è fondamentale agire sull’integrità della barriera intestinale e sulla disbiosi caratteristica di questa affezione

  • lavorando con un’integrazione specifica di probiotici
  • accompagnata da un regime alimentare bilanciato, sano e ricco di sostanze prebiotiche di supporto.

La scelta dell’integrazione deve sicuramente tenere conto della tipologia di IBS che dobbiamo trattare, IBS-D o IBS-S, ma ci sono alcuni ceppi specifici di probiotici che portano giovamento per entrambe le sintomatologie: il Bifidobattere Longum e il Lattobacillo Rhamnosus HN001, veri e propri “psicobiotici” che:

  • hanno la capacità di riparare e ricolonizzare la barriera intestinale
  • producono dei metaboliti fondamentali che modulano positivamente l’asse intestino-cervello, fortemente compromesso nell’IBS.
  • producono serotonina
  • aumentano la concentrazione di citochine antiinfiammatorie
  • riducono il rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress.

Molto interessante è anche il ruolo del Lattobacillo Rheuteri, che hanno dimostrato di possedere un’azione antidolorifica nei pazienti con IBS.

In base alla tipologia dei sintomi e all’esperienza personale del paziente, sarà possibile rendere ancora più specifica la terapia probiotica di supporto all’IBS. In Farmacia dell’Olmina siamo sempre disponibili per aiutarti con consulenze e indicarti i probiotici migliori. Ti aspettiamo!