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Questo mese parliamo di…FANS

Oggi parliamo di una tipologia di farmaci molto utilizzati nella nostra pratica clinica: i FANS (Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei), spesso utilizzati per risolvere un fastidioso dolore alla schiena o alla gola. Cerchiamo di capire meglio qual è il meccanismo d’azione di questi farmaci, come impiegarli al meglio e come evitare di incorrere in effetti collaterali.

Una piccola premessa: l’infiammazione, un processo articolato

Un trauma o un’eccessiva risposta immunitaria (dovuta ad esempio ad una patologia autoimmune) scatenano una cascata di reazioni nell’organismo che possiamo racchiudere sotto il nome di “infiammazione”. 

Quello dell’infiammazione è un processo molto articolato e complesso, vede coinvolti moltissimi protagonisti chimici e immunitari, ma possiamo così semplificarlo: il danno cellulare che si genera fa sì che dalle membrane cellulari venga liberato Acido Arachidonico, un acido grasso che verrà poi processato da particolari enzimi (le Cicloossigenasi, meglio conosciute come COX) che daranno origine a Prostaglandine e Trombossani, i veri mediatori del processo infiammatorio. 

In termini semplici e sintetici, possiamo dire che le COX si suddividono in due “categorie”:

  • Le cosiddette COX1 sono presenti in determinate cellule e tessuti del nostro organismo, come piastrine, stomaco, reni e svolgono un’azione protettiva;
  • Le COX2, invece, vengono prodotte ampiamente solo nei tessuti in cui si sviluppa un’importante riposta infiammatoria e dà origine a quei mediatori che accelerano il processo infiammatorio (rossore, calore, gonfiore, dolore).

FANS: cosa sono e come contrastano l’infiammazione?

Per poter contrastare il propagarsi di una risposta infiammatoria è necessario impedire la produzione eccessiva dei mediatori (prostaglandine e i trombossani) e questo è possibile proprio grazie ai FANS. 

FANS è l’acronimo di Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei; appartengono a questa classe molecole note in pratica clinica come: Ibuprofene, Diclofenac, Naprossene, Ketoprofene, Flurbiprofene, Acido acetilsalicilico (Aspirina), Celecoxib etc… facilmente riconoscibili in specialità di automedicazione e da banco, ma anche in medicinali dispensabili esclusivamente dietro prescrizione medica.

Tutti loro svolgono l’attività antiinfiammatoria inibendo le Cicloossigenasi, ossia gli enzimi COX di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Così facendo, questi farmaci riducono il rilascio dei mediatori rallentando l’infiammazione.

Da molti anni sul mercato sono presenti gli antinfiammatori COX2 selettivi che inibiscono questo enzima. Ma attenzione! Il fatto che siano COX2 selettivi non significa che siano più sicuri o che non creino effetti collaterali.

Quali effetti collaterali possono scatenare i FANS?

La maggior parte dei FANS inibiscono sia la COX1 che la COX2 e non hanno, quindi, una selettività di azione: è per questo che possono comparire i caratteristici effetti collaterali da FANS.

L’enzima COX1 gastrico, ad esempio, è fondamentale per il mantenimento dello strato mucoso protettivo dello stomaco. Quando assumiamo dei FANS non selettivi, quasi sempre è inevitabile la comparsa di effetti collaterali a carico dell’apparato gastro-intestinale, dello stomaco in primis.

Oppure, le COX1 renali sono molto importanti nel regolare il flusso di sangue nei reni: ecco che in caso di insufficienza cardiaca, renale o ipertensione arteriosa, i FANS possono compromettere questo meccanismo regolatorio.

Inoltre, tutti i FANS (tranne i COX2 selettivi) inibiscono la COX1 costitutiva nelle piastrine.
È bene quindi prestare attenzione se si assumono contemporaneamente antiaggreganti come l’acido acetilsalicilico (Cardioaspirina), Clopidogrel e Ticlopidina come terapia cronica di prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria.

Per quanto riguarda i FANS COX2 selettivi (detti anche “Coxib”), inizialmente si pensava potessero essere molto più sicuri rispetto ai non selettivi: tuttavia, la COX2 produce alcune molecole “buone” (le prostaglandine) che sono antiaggreganti, vasodilatatrici e cardioprotettive. Ecco quindi che i FANS COX2 selettivi possano avere come effetti collaterali un aumento del rischio cardiovascolare.

Il consiglio è quello di assumerli a stomaco pieno per il minor tempo possibile e alla dose minima efficace, seguendo le indicazioni del proprio medico curante per le specialità su prescrizione e del farmacista per i medicinali di automedicazione.

Concludendo:

È bene utilizzare i FANS con attenzione e alle dosi consigliate per evitare che possano comparire effetti collaterali anche gravi. 

Evitare le cure “fai da te” e rivolgersi sempre a un professionista della salute, il quale potrà chiarire ogni dubbio, impostare una terapia corretta e scongiurare effetti dannosi e interazioni con altri medicinali utilizzati. 

Dott.ssa Ilaria Carbone